Firmando una dichiarazione d’intenti per l’adesione della Svizzera al sistema «Sky Shield», la signora Amherd ha tradito in modo scandaloso la neutralità svizzera. Questa azione si aggiunge ad anni di fallimenti da parte della consigliera federale Amherd: manca completamente una visione coerente per l’attuazione della neutralità armata e, sotto la sua guida, il servizio civile del DDPS è stato gonfiato a spese degli esperti militari e dotato di burocrati per lo più sprovveduti.
Invece di svolgere il suo compito di capo del DDPS, preferisce farsi fotografare con esponenti della NATO e con i ministri della Difesa di Austria e Germania. Gli scenari critici realistici riguardanti la neutralità nell’ambito di una simile partnership vengono liquidati con la lapidaria osservazione che si può sempre rescindere il trattato. Come se ciò fosse così facile…
Restiamo ai fatti: il trattato costringe la Svizzera a un partenariato de facto con la NATO, erodendo ulteriormente la nostra neutralità. Inoltre, sono in gioco interessi finanziari molto forti: il denaro dei contribuenti svizzeri viene sottratto per finanziare gli interessi della NATO, invece di essere utilizzato per acquistare i nostri dispositivi militari. Questo spiega anche perché la signora Amherd non ha nemmeno avuto la decenza di informare il popolo svizzero, lasciando invece questo compito ai media austriaci.
Non è questo il modo di giocare con il popolo svizzero. Purtroppo, la signora Amherd è sostenuta dal partito del Centro in questo suo intollerabile comportamento. Speriamo che il partito del Centro ne paghi la fattura alle urne nell’autunno del 2023!
Pro Svizzera farà tutto il possibile per impedire l’adesione al sistema «Sky Shield» e quindi l’ulteriore erosione della neutralità svizzera. Pro Svizzera chiede invece che il DDPS presenti una visione coerente per una difesa nazionale indipendente, nel quadro della neutralità armata. Ciò include, tra l’altro, un sistema di difesa missilistica indipendente, droni come mezzi di combattimento e di ricognizione, nonché una strategia di guerra informatica aggiornata. Pro Svizzera chiede inoltre ai partiti del Consiglio federale di fare pressione sulla CF Amherd affinché lasci il posto a un candidato più adatto per il DDPS.