La diffusa citazione si rifà a una parabola del Nuovo Testamento. Lo stesso vecchio vino viene imbottigliato di nuovo. L’adulterazione del vino – il termine che indica qualsiasi manipolazione fraudolenta del vino – è un reato punibile. Giustamente, infatti, nessuno vuole essere imbrogliato.
Il paragone non è azzardato per quanto riguarda l’ipotesi di un nuovo accordo con l’UE nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Allo stato attuale delle cose, sembra chiaro che non sia stato fatto alcun passo avanti sulle importanti questioni istituzionali. Ciò significa che l’adozione del diritto straniero rimane e che, se ci rifiutiamo, verremo sanzionati. Questo ci ricorda Tell, che si rifiutò di salutare il cappello straniero e fu punito con il tiro alla mela posta sulla testa di suo figlio. Ora, non tutti hanno a disposizione una balestra per mantenere l’ordine, ma noi possiamo farlo con la scheda di voto.
Un tale accordo distruggerebbe la nostra Svizzera e i nostri valori. La nostra democrazia e la nostra partecipazione diretta verrebbero emarginate. Ci sottometteremmo all’UE. L’ordinamento liberale verrebbe distrutto dalla burocrazia di Bruxelles. La nostra già malridotta neutralità verrebbe definitivamente seppellita. L’immigrazione sfrenata, incontrollata e in continuo aumento verso lo Stato sociale, a spese della nostra popolazione, dovrebbe essere tollerata. I fortemente indebitati Stati dell’UE stanno per capitolare con le loro debolezze economiche e politiche. I pagamenti miliardari ricorrenti richiesti dall’UE alla Svizzera sarebbero quindi oltremodo graditi.
Se, apparentemente, dopo più di 140 round di negoziati, i politici non riescono a raggiungere un risultato migliore, bisogna porre chiaramente fine a questo inganno. Abraham Lincoln, il presidente americano, diceva: «Si possono ingannare alcune persone per tutto il tempo e tutte le persone per qualche tempo; ma non si possono ingannare tutte le persone per tutto il tempo». Combattiamo quindi per i nostri valori e fermiamo l’adulterazione del vino in corso a Berna e a Bruxelles con un secco NO.
Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0!
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.
Ueli Maurer,
già Consigliere federale