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Lettera aperta al Consiglio federale<

Egregio presidente della Confederazione
Gentili consigliere ed egregi consiglieri federali

La guerra in Ucraina ha reso spaventosamente chiaro a tutti noi quanto sia importante avere una Svizzera credibilmente neutrale che possa contribuire al ripri- stino della pace con i suoi «buoni uffici» di mediatrice.

La ripresa delle sanzioni dell’UE e la consegna diretta o indiretta di munizioni e armi a una parte in guerra, come richiesto da vari ambienti, distrugge il ruolo della Svizzera quale mediatrice credibile. Inoltre, la Svizzera diventa parte belligerante nella guerra, mettendo in serio pericolo la sicurezza del nostro Paese.

Con grande preoccupazione – che condividiamo con molti cittadini svizzeri – prendiamo atto di questo sviluppo che, da un giorno all’altro, vuole gettare alle ortiche la nostra lunga e comprovata neutralità.

Vi chiediamo quindi di continuare a respingere con fermezza tutti i tentativi di pressione – provenienti dall’estero e dall’interno della Svizzera – che pregiu- dicano la nostra equidistanza e la nostra credibilità, rispettando così nostra neutralità e le leggi vigenti!

Vi chiediamo invece di ricordare la nostra tradizione umanitaria di mediatrice di pace – credibile perché neutrale – e di assumere attivamente un ruolo di primo piano nel processo dei negoziati di pace. In quest’ambito, la Svizzera possiede grandi competenze riconosciute, apprezzate e rispettate a livello mondiale, che solidalmente possiamo mettere a disposizione delle parti in conflitto e della comunità internazionale.

Con tale impegno – che è in linea con la nostra lunga e comprovata tradizione umanitaria – noi, come Svizzera, possiamo dare il miglior contributo possibile al ripristino della pace. Vi ringraziamo per la fermezza dimostrata finora e siamo lieti di sostenervi con tutte le forze di Pro Svizzera. Per questo motivo, ci opporremo con un referendum a qualsiasi modifica della legge sul materiale bellico, al fine di rafforzare la posizione del Consiglio federale.