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La parola al presidente

Leggete ora le parole del Presidente

Cari membri, sostenitori e simpatizzanti

L’anno di attività 2023 del nostro movimento apartitico Pro Svizzera volge al termine. A che punto siamo?

Per Pro Svizzera la missione è chiara!

Le elezioni federali del 22 ottobre 2023 lo hanno dimostrato chiaramente. Se analizziamo in maniera obiettiva la composizione nel nuovo Parlamento, possiamo constatare come i rapporti di forza a favore dell’indipendenza, della sovranità, della neutralità e della libertà dei cittadini della Svizzera siano rimasti invariati. L’UDC ha sì conquistato dei seggi, ma ciò non basta. Il centro si è posizionato a sinistra, dando prova di una politica di potere opportunistica – «facendo da pendolo della bilancia». Il PLR non è più un partner affidabile e si sta allontanando da una chiara posizione svizzera su questioni fondamentali. La sinistra e i Verdi hanno sempre puntato al ridimensionamento dei poteri della Confederazione. Il lavoro extraparlamentare di Pro Svizzera diventa quindi sempre più importante e indispensabile.

Pro Svizzera respinge un avvicinamento alla NATO!

La neutralità è diventata un terreno di gioco per i partiti politici. La mancanza di unità sta danneggiando il nostro Paese. Il DDPS e i vertici dell’esercito vedono l’adempimento della loro missione solo in collaborazione con la NATO. Invece di equipaggiare finalmente le proprie truppe da combattimento, vendono carri armati a Berlino e parlano di un super accordo con l’industria degli armamenti tedesca. Ecco perché l’iniziativa sulla neutralità è assolutamente necessaria.

Pro Svizzera rifiuta giudici stranieri!

La politica estera vede l’esistenza politica della Svizzera unilateralmente nei suoi legami istituzionali con l’UE. SEE nel 1992, accordo quadro nel 2022! Il volo alla cieca continua. Il Consiglio federale vuole negoziare di nuovo con Bruxelles. Il risultato è noto: adozione automatica delle leggi comunitarie e controllo della nostra legislazione da parte della Corte di giustizia dell’UE.

Pro Svizzera respinge il diktat dell’OMS!

L’OMS ha certamente i suoi meriti. Ora l’organizzazione delle Nazioni Unite sta però degenerando in una dittatura di funzionari. Poche persone vogliono poter decidere a livello mondiale in merito alla politica sanitaria. La democrazia e i diritti fondamentali, come la libertà di espressione, sono un ostacolo. Nuovi accordi e le nuove regole sulle pandemie vogliono costringere la responsabilità individuale delle persone in un corsetto di regole. È vergognoso che il nostro governo e i quadri dell’UFSP (Ufficio federale della sanità pubblica), in stretta collaborazione con i cosiddetti «media importanti» – NZZ! –, credano di doverci prendere in giro con la grossolana retorica del «non c’è nessun problema».

In questo numero di «Attualità» troverete ulteriori informazioni sugli argomenti citati.

A nome del Comitato direttivo, desidero ringraziarvi per il vostro fedele e generoso sostegno. I compiti che ci sono stati assegnati richiedono un enorme impegno di risorse. Auguro a voi tutti e alle vostre famiglie buone feste e tutto il meglio per il nuovo anno.

Cordiali saluti,

Stephan Rietiker

Leggete l’ultimo numero di “Attualita”