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La maggioranza del Consiglio federale si comporta come un funzionario dell’UE

Bruxelles comanda, la Berna federale capitola e il popolo svizzero dovrebbe tacere e pagare.

La maggioranza del Consiglio federale ha deciso di non sottoporre a referendum obbligatorio il trattato di sottomissione all’UE, ora suddiviso in quattro pacchetti. La maggioranza dei Cantoni viene così, per motivi tattici, deliberatamente esautorata.

Se la maggioranza del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati non correggerà questa decisione, al popolo rimarrà solo il referendum facoltativo. Ciò significa che gli oppositori di questo trattato di sottomissione dovranno raccogliere almeno 50 000 firme per ogni singolo pacchetto contrattuale, affinché almeno il popolo possa votare su questi accordi. Altrimenti, questi accordi, che hanno gravi conseguenze per il nostro paese, sarebbero semplicemente approvati dal cartello filoeuropeo della Berna federale e il Consiglio federale potrebbe firmarli con l’UE. Questa imposizione, antidemocratica per la Svizzera, di un trattato così incisivo con l’estero, obbligherebbe la Svizzera ad adottare automaticamente il diritto dell’UE in settori fondamentali come, ad esempio, l’immigrazione. Inoltre, la Corte di giustizia dell’Unione europea avrebbe l’ultima parola sulle decisioni popolari non gradite all’UE e commissari europei alieni ai cittadini controllerebbero, vesserebbero e punirebbero il nostro paese sulla base di leggi straniere e giudici stranieri. Come colmo della sfrontatezza, nei prossimi 12 anni i contribuenti svizzeri dovrebbero versare oltre 3 miliardi di franchi all’UE. La rinuncia alla nostra indipendenza e alla nostra democrazia, per cui il popolo, pur essendo il capo supremo del paese, deve ancora «implorare» il proprio diritto di decisione con raccolte di firme su questioni fondamentali per la Svizzera, dimostra un profondo disprezzo nei confronti del popolo e dei cantoni.

Pro Svizzera non si lascerà intimidire dalla spudorata manovra della maggioranza del Consiglio federale. Al contrario! La contrasteremo con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi democratici a nostra disposizione. Per questa battaglia abbiamo bisogno di tutti i nostri membri, sostenitori e simpatizzanti, senza eccezioni. Vi ringrazio già sin d’ora per il grande impegno che dovrà essere profuso nei prossimi anni. Affinché la Svizzera rimanga la Svizzera.

Adrian Amstutz, ex-consigliere nazionale e già consigliere agli Stati, Sigriswil, membro del comitato di Pro Svizzera

Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0! 
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.