Quello che è successo ieri a Bruxelles è uno scandalo democratico della peggior specie: il consigliere federale Cassis ha firmato, insieme alla Commissione europea, una dichiarazione che mette già in vigore elementi centrali del trattato di sottomissione non ancora ratificato. Senza votazione popolare. Senza legittimazione democratica. In perfetto stile degli eurocrati.
Mentre la popolazione potrà votare sul nuovo diktat istituzionale dell’UE non prima del 2027 – più probabilmente nel 2028 – il Consiglio federale sta già creando oggi un fatto compiuto. Integrazione del mercato dell’energia elettrica? Di fatto è già realtà. Partecipazione alla ricerca? Verrà riattivata. E tutto questo con un orizzonte temporale aperto, senza una data di scadenza, come ammette apertamente Cassis. A Bruxelles la chiamano «tattica delle fette di salame», da noi è semplicemente una violazione della Costituzione alle spalle dei cittadini.
L’UE – notoriamente centralista ed espansionista – improvvisamente elogia la Svizzera come «partner fondamentale per la sopravvivenza» e ci lusinga con una «corte spietata». Perché mai? Perché vuole sottrarci pezzo dopo pezzo la nostra sovranità – con la benedizione del nostro stesso Consiglio federale! Non si tratta di un progresso diplomatico, bensì di un attacco alla nostra democrazia diretta.
Quello a cui stiamo assistendo è la creazione mirata di vincoli concreti per mettere poi i cittadini davanti a una scelta «senza alternative» : «O accettate o non ci sarà più elettricità, la ricerca si fermerà e il commercio subirà una battuta d’arresto». Questo ricatto è tipico di Bruxelles, ma il fatto che il Consiglio federale lo sostiene attivamente segna il punto più basso mai raggiunto dalla nostra politica di autodeterminazione.
Adesso, l’opposizione è un dovere. Perché chi tace, acconsente.

Franz Grüter,
Consigliere nazionale, membro della Commissione della politica estera (CPE-N), imprenditore
Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0!
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.