Ora tocca a tutti noi: molliamo il freno a mano!
- Il Consiglio federale si arrende: non intende sottoporre il pacchetto di accordi con l’UE – le cui conseguenze sono gravissime – al referendum obbligatorio, escludendo così la maggioranza dei cantoni. Sebbene il federalismo, che è un pilastro fondamentale della coesione del nostro paese, verrebbe assoggettato ai diktat dell’UE, i cantoni non devono avere voce in capitolo. Ciò compromette l’equilibrio politico della Svizzera.
- Importante: ora c’è bisogno dell’aiuto di tutti e dobbiamo raccogliere rapidamente, entro il 31 maggio 2025, ulteriori firme per l‘iniziativa Bussola – ognuno di noi!
- Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati possono correggere la decisione del Consiglio federale, antidemocratica e contraria allo spirito svizzero. Per questo motivo, la nostra posizione e quella dei nostri partner a Berna devono essere prese in considerazione
- Nel peggiore dei casi dovremo lanciare quattro referendum. Ciò significa raccogliere almeno 60 000 firme quattro volte – e questo in brevissimo tempo. Anche questo fa parte del piano. Gli oppositori di questo trattato di sottomissione devono essere logorati dal punto di vista personale e finanziario. La resistenza è un dovere. Ma non ci lasceremo abbattere, al contrario.
- Il nostro compito: creare un’organizzazione per la raccolta delle firme e dei fondi necessari per questa costosa battaglia. Grazie.

Werner Gartenmann,
direttore Pro Svizzera
Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0!
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.