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Consiglio federale: in ginocchio di fronte all’UE

Bruxelles comanda, la Berna federale capitola e il popolo svizzero dovrebbe tacere e pagare.

Ora tocca a tutti noi: molliamo il freno a mano!

  1. Il Consiglio federale si arrende: non intende sottoporre il pacchetto di accordi con l’UE – le cui conseguenze sono gravissime – al referendum obbligatorio, escludendo così la maggioranza dei cantoni. Sebbene il federalismo, che è un pilastro fondamentale della coesione del nostro paese, verrebbe assoggettato ai diktat dell’UE, i cantoni non devono avere voce in capitolo. Ciò compromette l’equilibrio politico della Svizzera.
  2. Importante: ora c’è bisogno dell’aiuto di tutti e dobbiamo raccogliere rapidamente, entro il 31 maggio 2025, ulteriori firme per l‘iniziativa Bussola – ognuno di noi!
  3. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati possono correggere la decisione del Consiglio federale, antidemocratica e contraria allo spirito svizzero. Per questo motivo, la nostra posizione e quella dei nostri partner a Berna devono essere prese in considerazione
  4. Nel peggiore dei casi dovremo lanciare quattro referendum. Ciò significa raccogliere almeno 60 000 firme quattro volte – e questo in brevissimo tempo. Anche questo fa parte del piano. Gli oppositori di questo trattato di sottomissione devono essere logorati dal punto di vista personale e finanziario. La resistenza è un dovere. Ma non ci lasceremo abbattere, al contrario.
  5. Il nostro compito: creare un’organizzazione per la raccolta delle firme e dei fondi necessari per questa costosa battaglia. Grazie.

Werner Gartenmann,

direttore Pro Svizzera

Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0! 
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.