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Sì alla Svizzera, no all’assoggettamento all’UE

Bruxelles comanda, la Berna federale capitola e il popolo svizzero dovrebbe tacere e pagare.

Il nostro Consiglio federale vuole legare la Confederazione svizzera all’UE. È come cercare di attraccare il Titanic quando il ponte della nave è già metri sotto l’acqua! Questo è un attacco frontale alla nostra democrazia diretta! Tutti noi lo vediamo: la Svizzera sta meglio. E perché sta meglio? Perché qui decidiamo noi Svizzeri e non Ursula von der Leyen!

Lo scorso 20 dicembre ero a Palazzo federale. Pronto per il teatrino. Hanno impiegato nove mesi per negoziare questi nuovi accordi con l’UE. Ma il Consiglio federale non osa più nemmeno dare un nome a questi accordi. E ora si acclama un trattato che non si è ancora letto perché non esiste, salvo alcune schede dell’amministrazione. Questo è uno squallido teatrino! A Berna hanno organizzato un grande ricevimento di Stato per un trattato che nemmeno esiste. La presidente della Commissione europea von der Leyen è arrivata in aereo. La presidente della Confederazione Amherd l’ha accolta. E si sono congratulate a vicenda: evento storico, pietra miliare – come se fosse già tutto deciso.

Dobbiamo ricordare ancora una volta a questi signori a Berna chi è il capo in Svizzera. Non i politici professionisti lautamente pagati, ma noi, il Popolo e i Cantoni.

Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0! 
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.


Roger Köppel,

Ex consigliere nazionale, editore della Weltwoche e pubblicista