Le linee rosse della politica europea non sono negoziabili
Tuttavia, il movimento apartitico Pro Svizzera è preoccupato. Il Consiglio federale deve respingere rapidamente, con fermezza e all’unanimità le continue minacce e i tentativi di pressione della Commissione europea. L’annessione istituzionale richiesta dall’UE è inaccettabile. Il Popolo svizzero e i Cantoni rifiutano l’adesione all’UE. Nei nuovi negoziati previsti, dobbiamo quindi far capire all’UE che l’adozione automatica del diritto europeo a spese del Parlamento federale e della democrazia diretta è inaccettabile. La seconda linea rossa non negoziabile sono i controlli e le sanzioni della legislazione svizzera e delle decisioni popolari da parte della Corte di giustizia dell’UE.
L’immigrazione europea
Pro Svizzera incoraggia anche l’attuazione dell’articolo 121a della Costituzione federale, che mira a preservare la sovranità nella politica di immigrazione. L’immigrazione dall’Europa è in continuo aumento. Sta danneggiando l’economia e la prosperità della Svizzera.
La neutralità, l’esercito e la NATO
Pro Svizzera chiede al Consiglio federale di porre rapidamente fine alla «vera e propria disintegrazione» della politica di neutralità e di tornare a una neutralità credibile.
Durante la scorsa legislatura, il Consiglio federale non è riuscito a rafforzare in modo credibile la difesa delle forze armate. Invece di proseguire la sua politica di seduzione nei confronti della NATO, il Consiglio federale dovrebbe fare tutto il possibile per fornire all’esercito svizzero un equipaggiamento completo. La base essenziale di una vera politica di sicurezza risiede nella chiara formulazione della missione dell’esercito. La protezione della popolazione, delle infrastrutture vitali e dell’integrità del territorio svizzero sono prioritarie.
La politica coercitiva dell’OMS deve essere bloccata
Il Consiglio federale deve porre fine ai negoziati a porte chiuse con l’OMS sui regolamenti globali vincolanti per la politica sanitaria nazionale. È evidente come l’OMS intenda scavalcare la sovranità, la democrazia diretta e la società liberale della Svizzera. Il Consiglio federale deve quindi interrompere i negoziati. Se non ha la forza di farlo, il Parlamento e il Popolo devono intervenire.
Pro Svizzera chiede al Consiglio federale di:
- preservare la sovranità e la democrazia diretta,
- ristabilire la neutralità della Svizzera,
- rifiutare l’adesione strisciante all’UE e alla NATO,
- rifiutare il diktat dell’OMS,
- rafforzare la difesa nazionale,
- garantire l’approvvigionamento di beni essenziali e di fonti energetiche.
In qualità di potere extraparlamentare, Pro Svizzera sosterrà sostanzialmente il lavoro del Governo, ma lo osserverà con attenzione e non esiterà a correggere gli orientamenti errati attraverso campagne efficaci come i referendum e le iniziative popolari.