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Pro Svizzera: il Consiglio federale deve difendere con decisione gli interessi del Popolo svizzero

Lauterbrunnen, 13 dicembre 2023 – Dopo la sua elezione, il nuovo consigliere federale Beat Jans ha ripetutamente sottolineato che il Popolo svizzero è il Sovrano, per così dire il «capo». Pro Svizzera accoglie con favore questo messaggio inequivocabile e spera che si attenga fortemente a questo principio durante il suo mandato. L'Assemblea federale ha eletto il Governo per la nuova legislatura. Pro Suisse si congratula con gli eletti e nota che il principio della concordanza in seno al Consiglio federale è stato rispettato e che l'attacco della sinistra e dei Verdi è stato respinto. Il Popolo svizzero vuole stabilità, non lotte di potere tra i partiti. Il neoeletto Consiglio federale deve essere intransigente nel suo impegno a preservare l'indipendenza, la sovranità e la neutralità della Svizzera.

Le linee rosse della politica europea non sono negoziabili

Tuttavia, il movimento apartitico Pro Svizzera è preoccupato. Il Consiglio federale deve respingere rapidamente, con fermezza e all’unanimità le continue minacce e i tentativi di pressione della Commissione europea. L’annessione istituzionale richiesta dall’UE è inaccettabile. Il Popolo svizzero e i Cantoni rifiutano l’adesione all’UE. Nei nuovi negoziati previsti, dobbiamo quindi far capire all’UE che l’adozione automatica del diritto europeo a spese del Parlamento federale e della democrazia diretta è inaccettabile. La seconda linea rossa non negoziabile sono i controlli e le sanzioni della legislazione svizzera e delle decisioni popolari da parte della Corte di giustizia dell’UE.

L’immigrazione europea

Pro Svizzera incoraggia anche l’attuazione dell’articolo 121a della Costituzione federale, che mira a preservare la sovranità nella politica di immigrazione. L’immigrazione dall’Europa è in continuo aumento. Sta danneggiando l’economia e la prosperità della Svizzera.

La neutralità, l’esercito e la NATO

Pro Svizzera chiede al Consiglio federale di porre rapidamente fine alla «vera e propria disintegrazione» della politica di neutralità e di tornare a una neutralità credibile.

Durante la scorsa legislatura, il Consiglio federale non è riuscito a rafforzare in modo credibile la difesa delle forze armate. Invece di proseguire la sua politica di seduzione nei confronti della NATO, il Consiglio federale dovrebbe fare tutto il possibile per fornire all’esercito svizzero un equipaggiamento completo. La base essenziale di una vera politica di sicurezza risiede nella chiara formulazione della missione dell’esercito. La protezione della popolazione, delle infrastrutture vitali e dell’integrità del territorio svizzero sono prioritarie.

La politica coercitiva dell’OMS deve essere bloccata

Il Consiglio federale deve porre fine ai negoziati a porte chiuse con l’OMS sui regolamenti globali vincolanti per la politica sanitaria nazionale. È evidente come l’OMS intenda scavalcare la sovranità, la democrazia diretta e la società liberale della Svizzera. Il Consiglio federale deve quindi interrompere i negoziati. Se non ha la forza di farlo, il Parlamento e il Popolo devono intervenire.

Pro Svizzera chiede al Consiglio federale di:

  • preservare la sovranità e la democrazia diretta,
  • ristabilire la neutralità della Svizzera,
  • rifiutare l’adesione strisciante all’UE e alla NATO,
  • rifiutare il diktat dell’OMS,
  • rafforzare la difesa nazionale,
  • garantire l’approvvigionamento di beni essenziali e di fonti energetiche.

In qualità di potere extraparlamentare, Pro Svizzera sosterrà sostanzialmente il lavoro del Governo, ma lo osserverà con attenzione e non esiterà a correggere gli orientamenti errati attraverso campagne efficaci come i referendum e le iniziative popolari.