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La Svizzera deve agire unita e con fermezza: «Browder go home!»

Lauterbrunnen, 14 agosto 2023 – Il Movimento apartitico Pro Svizzera ringrazia l'ambasciatore svizzero a Washington, Jacques Pittelout, per le sue parole chiare in merito alla vicenda di Bill Browder.

Pitteloud ha sottolineato con forza ai rappresentanti della cosiddetta Commissione di Helsinki che le accuse dell’attivista Browder di corruzione della magistratura svizzera sono prive di riscontri e prove, e sono inaccettabili.

L’agitazione di Browder denota un’energia criminale. Non solo insulta la Svizzera definendola  paese in crisi, ma chiede a Berna di espropriare completamente i beni russi con sanzioni severe e aggirando lo Stato di diritto svizzero.

La Svizzera ha già bloccato i beni russi in misura maggiore rispetto ad altri Stati, all’UE, ma anche agli USA. Pro Svizzera chiede che il Consiglio federale intervenga in modo forte e chiaro a Washington: non è accettabile che la Commissione di Helsinki, istituita dall’amministrazione Biden, si lasci strumentalizzare da un singolo attivista come Browder, smanioso di profilarsi. In caso contrario, si deve ritenere che il governo statunitense stia subdolamente cercando di istigare una vera e propria guerra economica contro la Svizzera.

Browder stesso dovrebbe dimostrare trasparenza in merito alle sue vere intenzioni. Che non agisca in modo disinteressato è dimostrato, tra l’altro, dal fatto che Browder, nato negli Stati Uniti, ha assunto la cittadinanza britannica in pratica per «ottimizzare» le sue tasse nel quadro di un’evasione fiscale. Pro Svizzera chiede che a Browder sia vietato l’ingresso in Svizzera.

È fondamentalmente inaccettabile che individui e autorità straniere prescrivano alla Svizzera sovrana come debba configurare la propria politica di sanzioni e tentino di costringere con minacce la legislazione e il sistema giudiziario a sottostare a un regime straniero. Pro Svizzera chiede quindi ancora una volta che il Consiglio federale allontani l’ambasciatore statunitense a Berna e indichi chiaramente quali regole e quali toni devono prevalere tra Stati amici. La Svizzera non si lascerà ricattare e si difenderà da qualsiasi azione delle autorità statunitensi volta a impedire il flusso di fondi legittimi dalla Svizzera agli Stati Uniti. Non accetteremo un indebolimento della Svizzera come piazza economica e finanziaria.

Pro Svizzera si aspetta compattezza dai partiti politici svizzeri di fronte agli inaccettabili attacchi statunitensi e condanna, in vista delle elezioni federali del 22 ottobre 2023, qualsiasi politica di partito che agisca contro gli interessi della Svizzera.