Si può notare come il metodo e la comunicazione del nostro governo creino confusione.
Il Consiglio federale mantiene per il momento sotto chiave i testi dell’accordo e promette di pubblicarli all’inizio dell’estate.
La procedura di consultazione si svolgerà quindi durante la stagione estiva, il «Sommerloch», come si dice oltre Gottardo.
Non è strano che questa consultazione, che non riguarderà solo poche pagine, bensì centinaia, se non addirittura più di mille pagine, sia stata organizzata durante il «Sommerloch»?
In questo modo, spera forse il Consiglio federale di poter «schivare l’oliva»?
Il Consiglio federale e una esigua maggioranza della Commissione della politica estera del Consiglio nazionale si contraddicono quando affermano, da un lato, che gli accordi di questo subdolo pacchetto siano determinanti per il futuro economico della Svizzera mentre, dall’altro, sostengono che non meritino di essere sottoposti al referendum obbligatorio.
Le contraddizioni, le confusioni e i segreti che stanno venendo alla luce dovrebbero allarmare seriamente l’Assemblea federale, che esercita l’alta vigilanza sul Consiglio federale e sull’Amministrazione federale (art. 169 della Costituzione federale).
SÌ alla democrazia referendaria svizzera – NO agli accordi Svizzera-UE!

Avvocato Florence Sager-Koenig,
Membro del Consiglio Pro Svizzera
Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0!
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.