Lauterbrunnen, 29 agosto 2024 – La commissione di studio “Politica di sicurezza” istituita dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) presenta il suo rapporto. La commissione, unilaterale, volta le spalle alla neutralità svizzera e chiede l’affiliazione militare alla NATO e all’UE. La Commissione è caduta nel disfattismo e nega la sovranità della Svizzera in termini di politica di sicurezza e di difesa nazionale indipendente. Vuole offrire servizi militari a Paesi stranieri e spera di ricevere in cambio assistenza militare. Sta giocando con il fuoco e sta rendendo la Svizzera parte della guerra.
La Commissione chiede la distruzione della neutralità svizzera. La politica di neutralità dovrebbe seguire la Carta delle Nazioni Unite e distinguere tra aggressore e vittima, il che è una contraddizione in termini per uno Stato neutrale. La Commissione vuole che la neutralità sia limitata alla sua funzione di politica di sicurezza e quindi gestita in modo più “flessibile”. In questo modo, l’apertura della Svizzera al mondo, la diplomazia di pace svizzera e il ruolo umanitario della Svizzera neutrale vengono sacrificati sull’altare delle strutture di potere della NATO e dell’UE.
Le raccomandazioni della Commissione saranno integrate nella Strategia di politica di sicurezza 2025. Per la Pro Svizzera è chiaro: la strategia è l’adesione alla NATO e all’UE.
- Pro Svizzera condanna fermamente la composizione unilaterale della Commissione e le sue richieste non mondane.
- Pro Svizzera chiede al Consiglio federale di limitare la leadership politica del DDPS e di esercitare un’influenza sulla politica estera e di sicurezza con saggia lungimiranza.
- Pro Svizzera mobiliterà tutte le sue forze per porre fine a queste attività pericolose e aiutare l’iniziativa per la neutralità a compiere un passo avanti.
Contatto: Werner Gartenmann, direttore generale, 079 222 79 73