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Resa di fronte a Bruxelles: concessi 666 milioni!

Bruxelles comanda, la Berna federale capitola e il popolo svizzero dovrebbe tacere e pagare.

In aprile, il Consiglio federale ha firmato il cosiddetto EUPA, l’accordo sul programma dell’UE per l’istruzione e la ricerca. In questo modo, la Svizzera può (!) partecipare nuovamente al programma di ricerca Horizon, con effetto retroattivo di quattro mesi, a partire dal 1° gennaio 2025. Retroattivo significa soprattutto pagare retroattivamente, perché fare ricerca retroattivamente non è possibile. Il prezzo di 666 milioni di franchi è gigantesco! Dopo che l’UE ha estromesso la Svizzera da Horizon nel 2021 in seguito alla rottura dei negoziati sull’accordo quadro – una punizione in tipico stile Bruxelles – il Consiglio federale accetta ancora una volta le condizioni dell’UE. E queste sono chiare: pagare immediatamente, ma l’accordo entrerà definitivamente in vigore solo quando la Svizzera firmerà il trattato di sottomissione all’UE. La minaccia al popolo sovrano svizzero è inequivocabile: o vi sottomettete o siete fuori. Non si tratta di una collaborazione su un piano di parità, bensì di un sistema Gessler 2.0. In parole povere: Bruxelles detta legge, la Berna federale capitola e il popolo svizzero deve tacere, sopportare e pagare.

Questa settimana il Consiglio degli Stati ha approvato l’importo obbligatorio per l’EUPA. Importo obbligatorio! Mentre la Berna federale continua a tergiversare sull’ammontare del contributo che la Confederazione intende versare per riparare i danni causati dalla catastrofe naturale nella Lötschental e tergiversa su come finanziare la 13a rendita AVS decisa dal popolo e dai cantoni, a Palazzo federale si sperperano con disinvoltura 666 milioni di franchi in più rispetto al bilancio ordinario, per versarli a Bruxelles. 666 milioni l’anno, da aggiungere ai 3,1 miliardi che la Svizzera, in base al trattato di sottomissione, dovrà versare all’UE nei prossimi dodici anni.

Con quale vantaggio? Nonostante l’esclusione da Horizon, la Svizzera non ha perso né il suo status di polo di ricerca né la sua forza innovativa. Mentre nessuna università dell’UE figura tra le prime dieci al mondo, il Politecnico federale di Zurigo mantiene la sua posizione di leader. Milioni di franchi vengono investiti in una mastodontica burocrazia UE, invece che in progetti di ricerca svizzeri con istituzioni leader a livello mondiale. Horizon? Un mostro burocratico che finora non ha ottenuto alcun successo degno di nota.

C’è da presumere che nella votazione finale, alla fine della sessione di giugno in corso, la maggioranza dei parlamentari favorevoli alla sottomissione all’UE approverà l’estorsione di 666 milioni di franchi con effetto retroattivo al 1° gennaio 2025.

Adrian Amstutz

ex-consigliere nazionale e già consigliere agli Stati, Sigriswil, membro del comitato di Pro Svizzera

Perciò NO al previsto trattato di sottomissione all’UE / NO a Gessler 2.0! 
Non vogliamo: OBBEDIRE, SOPPORTARE, PAGARE E TACERE.